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XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

  • Miguel Aldobrandeschi (MiguelSobrinho)
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04 Set 2016 22:57 #33750 por Miguel Aldobrandeschi (MiguelSobrinho)
XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO foi criado por Miguel Aldobrandeschi (MiguelSobrinho)
XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
Colore liturgico: Verde

RITO INIZIALE


Quando l’assemblea si è radunata, il sacerdote con i ministri si reca all'altare, mentre si esegue il canto d'ingresso. Giunto all'altare, il sacerdote con i ministri fa la debita riverenza, bacia l'altare in segno di venerazione, poi con i ministri si reca alla sede.

CANTO D'INGRESSO (Mons. Marco Frisina)

Eccomi, eccomi! Signore io vengo. Eccomi, eccomi! Si compia in me la tua volontà.
1. Nel mio Signore ho sperato e su di me si è chinato ha dato ascolto al mio grido mi ha liberato dalla morte.
2. I miei piedi ha reso saldi sicuri ha reso i miei passi. Ha messo sulla mia bocca un nuovo canto di lode.
3. La tua giustizia ho proclamato non tengo chiuse le labbra; non rifiutarmi, Signore, la tua misericordia.

SAUDAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA CELEBRAZIONE
Pr. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
As. Amen.
Pr. Il Signore, che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti voi.
As. E con il tuo spirito.

ATO PENITENZIALE
Pr. Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre.

As. Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.

Pr. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
As. Amen.

Kyrie
Pr. Signore, pietà.
As. Signore, pietà.
Pr. Cristo, pietà.
As. Cristo, pietà.
Pr. Signore, pietà.
As. Signore, pietà.

GLORIA (Mons. Marco Frisina)



Gloria in excelsis Deo et in terra pax hominibus bonae voluntatis, bonae voluntatis.
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo.
Gloria in excelsis Deo et in terra pax hominibus bonae voluntatis, bonae voluntatis.
Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
Gloria in excelsis Deo et in terra pax hominibus bonae voluntatis, bonae voluntatis.
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo: Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre, nella gloria di Dio Padre. Amen.
Gloria in excelsis Deo et in terra pax hominibus bonae voluntatis, bonae voluntatis.

ORAZIONE
Pr. Preghiamo (silenzio, orazione personale): O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
As. Amem.

LITURGIA DELLA PAROLA

PRIMA LETTURA (Sap 9,13-18)
Dal libro della Sapienza. - Quale, uomo può conoscere il volere di Dio? Chi può immaginare che cosa vuole il Signore? I ragionamenti dei mortali sono timidi e incerte le nostre riflessioni, perché un corpo corruttibile appesantisce l’anima e la tenda d’argilla opprime una mente piena di preoccupazioni. A stento immaginiamo le cose della terra, scopriamo con fatica quelle a portata di mano; ma chi ha investigato le cose del cielo? Chi avrebbe conosciuto il tuo volere, se tu non gli avessi dato la sapienza e dall’alto non gli avessi inviato il tuo santo spirito? Così vennero raddrizzati i sentieri di chi è sulla terra; gli uomini furono istruiti in ciò che ti è gradito e furono salvati per mezzo della sapienza».- Parola di Dio
As. Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 89)
Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.
Tu fai ritornare l’uomo in polvere, quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo». Mille anni, ai tuoi occhi, sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte.
Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.
Tu li sommergi: sono come un sogno al mattino, come l’erba che germoglia; al mattino fiorisce e germoglia, alla sera è falciata e secca.
Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.
- Insegnaci a contare i nostri giorni. E acquisteremo un cuore saggio. Ritorna, Signore: fino a quando? Abbi pietà dei tuoi servi!
Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.
Saziaci al mattino con il tuo amore: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni. Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio: rendi salda per noi l’opera delle nostre mani, l’opera delle nostre mani rendi salda.
Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.


SECONDA LETTURA (Fm 1,9-10.12-17)
Dalla lettera a Filèmone. - Carissimo, ti esorto, io, Paolo, così come sono, vecchio, e ora anche prigioniero di Cristo Gesù. Ti prego per Onèsimo, figlio mio, che ho generato nelle catene. Te lo rimando, lui che mi sta tanto a cuore. Avrei voluto tenerlo con me perché mi assistesse al posto tuo, ora che sono in catene per il Vangelo. Ma non ho voluto fare nulla senza il tuo parere, perché il bene che fai non sia forzato, ma volontario. Per questo forse è stato separato da te per un momento: perché tu lo riavessi per sempre; non più però come schiavo, ma molto più che schiavo, come fratello carissimo, in primo luogo per me, ma ancora più per te, sia come uomo sia come fratello nel Signore. Se dunque tu mi consideri amico, accoglilo come me stesso. - Parola di Dio
As. Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo (Gen Rosso)

Alleluia, alleluia. (Sal 118,135)
Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo e insegnami i tuoi decreti. Alleluia.

VANGELO (Lc 14,25-33)
Pr. Il Signore sia con voi.
As. E con il tuo Spirito.
Pr. Dal Vangelo secondo + Luca.
As. Gloria a te, o Signore.
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro: «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”. Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace. Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo». - Parola del Signore.
As. Lode a te, o Cristo.

OMELIA

O desapego de pai, mãe, mulher, filhos e da própria vida encontra seu sentido e plenitude na renúncia de tudo, como está expresso no final do Evangelho.

Pode parecer uma exigência radical demais se não compreendermos a natureza do amor de Deus, que nos é dado como dom e guia.

O amor de Deus é cem por cento oblativo. Significa que sua expansão constitui um movimento profundo, sutil e radical na linha da efusão de sua superabundância. Isto pode ser traduzido por uma única palavra: Vida. Concebida na linha da plenitude, é a vida que está em Deus. Por isso o amor de Deus é um amor da mais profunda liberalidade, sempre voltado para o Outro, diferentemente do amor humano, que busca sua satisfação no outro. O amor de Deus não tem contramão. Sua direção é pura efusão para dar-se e mostrar sua realidade substantiva. Por isso tem como produto a felicidade indizível que reina na Trindade.

Quando Jesus afirma que quem não renunciar a tudo, não pode ser seu discípulo, está frisando o princípio do amor que deve reger as relações entre os seus discípulos. É claro que Jesus sabe que somos limitados e que jamais atingiremos a perfeição nesta terra. No entanto, se não tivermos o princípio do amor, não há rumo que nos indique a direção autêntica. Por isso é que há tantos pecados entre os cristãos, há tantas máculas na Igreja. Não se trata de uma ética de virtudes, mas de uma humilde entrega a Deus, deixando-O agir em nós, por meio do Espírito.

Ao adotarmos o princípio escatológico do amor, permaneceremos no amor de Deus e conseguiremos remar contra a maré, que constitui o movimento inverso: o movimento em direção ao egoísmo. Portanto renunciar a tudo o que tem não faz do cristão uma pessoa estranha e nem um isolado da realidade. Pelo contrário, ajuda-o a usar as coisas que passam com os olhos fixos naquelas que não passam.

Dopo l’omelia è opportuno fare un breve silenzio

CREDO (Mons. Marco Frisina)
Pr. Professiamo nostra fede in Dio Padre e Figlio e Spirito Santo.

Credo, credo Signore! Credo, credo Signore!
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra;
Credo, credo Signore! Credo, credo Signore!
Credo in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi;
Credo, credo Signore! Credo, credo Signore!
Il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo, credo Signore! Credo, credo Signore!
Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
Credo, credo Signore! Credo, credo Signore!

Preghiera dei fedeli
Pr. Dio conosce il limite e la caducità della creatura umana. Invochiamo da lui il dono della sapienza e la forza del suo Spirito. Preghiamo dicendo: Manda il tuo Spirito, Signore.
1. Perché la Chiesa riconosca la sua forza nel paradosso della croce e sappia portarla con Cristo ogni giorno. Preghiamo
2. Perché chi ha ruoli di governo e di autorità li eserciti per il bene comune in spirito di servizio. Preghiamo.
3. Perché tutti i cristiani vivano con coerenza la fedeltà alla Parola. Preghiamo.
4. Perché ognuno di noi operi per l’edificazione di un mondo più giusto e fraterno secondo il Vangelo. Preghiamo.
Pr. Padre Santo, apri il nostro cuore alla disponibilità al vangelo per essere più conformi al Figlio tuo e per testimoniare al mondo la bellezza dell’essere suoi discepoli. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
As. Amen.
RITO DI CONCLUZIONE

PADRE NOSTRO
Pr. Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del Vangelo, osiamo dire:
As. Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.


BENEDIZIONE FINALE
Pr. Il Signore sia con voi.
As. E con il tuo spirito.
Pr. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
As. Amen.
Pr. La Celebrazione è finita: andate in pace.
As. Rendiamo grazie a Dio.
Il sacerdote bacia l’altare in segno di venerazione come all’inizio; fa quindi con i ministri la debita riverenza e torna in sacrestia.


Canto (Pe. Zezinho)

S.G. Miguel Aldobrandeschi
Marchese di Monreale
Comune di Treviso - Provincia di Treviso - Regione Veneto
Soggetto della Corona Italiana
Pace e Speranza
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